14 gennaio. La falsa cieca di Lecce vede benissimo come fregarci tutti
Scoperta a Lecce quarantenne dichiarata "cieca", ha percepito per 17 anni ben 285mila euro indebitamente.
Non si vuole fare i moralisti, neanche i giustizialisti, ma quando vengono fuori casi di cronaca come questi, speri davvero che la Giustizia svolga tutto il suo corso fino in fondo.
La scorsa settimana è stata notificata ad una quarantenne di Lecce la conclusione delle indagini preliminari che riguardavano la sua falsa cecità, attribuitale da commissioni mediche ben 17 anni fa. Indagini portate avanti dai carabinieri grazie anche all'ausilio di filmati e foto inequivocabili.
Oltre ad aver immeritatamente percepito una pensione di invalidità, il suo "handicap" ha costituito titolo preferenziale per essere assunta da un Ente pubblico, presso il quale lavorava e percepiva regolare stipendio.
Uno dei grandi problemi di questo Paese è che non solo abbiamo moltissimi politici ladri, ma essi sono lo specchio e i rappresentanti di una società corrotta, dove il "furbo" è stato sempre giudicato con comprensione e perfino preferito al "povero fesso".
Quante volte abbiamo sentito, rispetto a casi del genere, considerare il "furbo" o il "raccomandato" come migliori di altri, proferire un "bravi loro se ci son riusciti". Macché bravi loro? Una truffa allo Stato e una truffa ad ognuno di noi, basta con le comprensioni da vigliacchi.
Per tutti quelli che percepiscono pensioni di invalidità che non meritano, ogni mese ognuno di noi si ritrova aumenti di trattenute Inps nella propria busta paga, oppure ogni trimestre aumenta per il lavoratore autonomo, la quota da versare all'ente previdenziale. Soldi vostri, prima che dello Stato.
Per non parlare poi di chi veramente avrebbe dovuto essere assunto dall'Ente che ha bandito il concorso del quale, inappropriatamente, la signora in questione ha beneficiato.
E le truffe avvengono indistintamente al Nord e al Sud, non come pensano i leghisti (che poi predicano male e razzolano benissimo), solo nel Meridione. Smettiamola di considerare questi soggetti come "furbi". Sono truffatori e ladri, chiamiamoli con il loro nome. Come sono complici e ladri i medici che dichiarano il falso nelle commissioni. Come sono complici e ladri i politici o i sindacalisti che aiutano questi arroganti approfittatori.
Il cambiamento di questo Paese può essere solo culturale e morale, di conseguenza sarà politico. Se non c'è il primo, non ci sarà mai il secondo.
Salvatore Caracuta
Guarda il video dell'indagine
lunedì 14 gennaio 2013
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