martedì 8 gennaio 2013

8 Gennaio 2013. L'assessore ultrà e i cori razzisti


Riccardo Grittini
 L'assessore ultrà e i cori razzisti                           


Spesso ci si lamenta che i politici vivano ed operino lontano dalla gente, distanti dalla società reale. Questo non si può dire di Riccardo Grittini, assessore allo Sport e Politiche Giovanili di Corbetta, provincia di Milano.
Questo eminente e straordinario contributo umano alla civiltà contemporanea, rappresentante della Lega Nord, è stato denunciato insieme ad altri 5 deficienti come lui per i cori razzisti durante la partita Pro Patria - Milan, sospesa appunto per il persistere di cori xenofobi e insulti rivolti ad alcuni calciatori in campo.


Il suo sindaco, imbarazzato, ha dichiarato come fosse un grande appassionato di sport. Converrebbe chiedere quali vengano ritenuti i valori dello sport, giacché.
In parallelo, i veri tifosi che fischiano gli idioti che ancora fanno "buuuu" dalle curve, sono l'esempio concreto della risposta che va data. Da noi stessi parte la differenziazione, l'isolamento degli imbecilli, la prevalenza di una cultura positiva.

Ma il problema è più grande di quanto sembri.

Ricordiamo tutti con quale irruenza vent'anni fa s'impose la formazione politica leghista, anche loro urlando contro la classe politica, insultando, chiedendo rottamazioni e impiccagioni, "sporchi terroni", "Roma ladrona", "secessione", ecc. ecc. 
Tutto quell'odio, insinuato nell'elettorato, finalizzato infine al puro e semplice obiettivo di sostituirsi agli avversari, comportandosi allo stesso modo, se non peggio, di quanti avevano criticato. Con la differenza che hanno allevato il morbo dell'odio, la cultura dell'offesa, la discriminazione razziale e religiosa, in una popolazione disorientata. Che non se ne andrà via tanto facilmente dalla nostra società.

Il problema, quindi, non risiede nel fatto che un assessore frequenti gli ultrà e vada in uno stadio a insultare Boateng o chiunque altro. Il problema è che un ultrà che va allo stadio ad insultare possa diventare assessore. Che un idiota si candidi è un suo diritto; che venga votato ed eletto, è un problema della popolazione che l'ha scelto.
La vera antipolitica è lo scadimento assoluto della selezione della classe dirigente. Approvato da milioni di italiani nelle urne, dobbiamo però avere il coraggio di ammetterlo. Renzo Bossi, Nicole Minetti, Fiorito, Maruccio e tanti come loro (giovani, al di sotto dei quarant'anni) non si sono nominati da soli, sono stati suffragati da migliaia di votanti.
Cominci anche un esame di coscienza nell'elettorato, se si vuole il cambiamento.


Salvatore Caracuta

 martedì 8 dicembre 2013                                                                                                    



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